Banche senza segreti: dal 31 ottobre controllo del Governo sui conti correnti

In base a quanto stabilito dalla manovra "Salva Italia" verso la fine dello scorso anno, dal 31 ottobre l'articolo 11 del decreto costringerà le banche e gli altri istituti di credito e risparmio a comunicare regolarmente al fisco le operazioni relative ai rapporti di tutti i clienti. In pratica cesserà di esistere il segreto bancario, che sparirà definitivamente. Banche e intermediari finanziari dovranno inviare all'Anagrafe tributaria una copia dei nostri estratti conto relativi al 2011. Operazione che dal 2013 si ripeterà puntualmente il 31 marzo di ogni anno, con riferimento alle operazioni di conto corrente e extra-conto relative all'anno precedente.

Sebbene rappresenti un'arma importante a disposizione del Governo nella lotta all'evasione fiscale, questa disposizione di fatto mina profondamente il diritto alla privacy di tutti i cittadini, non solo di quelli sotto controllo dell'ufficio da parte dell'Agenzia delle Entrate o della Guardi di Finanza.


Non a casa lo stesso Garante per la privacy, infatti, aveva espresso forti preoccupazioni per l'attuazione di questa misura. "Mi piacerebbe - aveva dichiarato all'indomani del varo - che il paese fosse consapevole del costo altissimo ma necessario che questa misura rappresenta. Per la lotta all’evasione stiamo rinunciando allo stato di diritto". 

Malgrado questo, l'Agenzia ribadisce che devono essere trasmessi gli importi delle movimentazioni nei conti e di tutte le operazioni fuori conto (es. cambi di valuta estera o incasso di assegni). Sono esclusi i pagamenti con bollettini postali inferiori ai 1.500 euro.

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